Spedizione militare di Scanderbeg in Italia

Spedizione militare di Scanderbeg in Italia
A map showing the routes taken Skanderbeg and his subordinates across the Adriatic Sea to Southern Italy.
Skanderbeg in viaggio per l'Italia. La rotta settentrionale fu presa dallo stesso Skanderbeg mentre la parte meridionale fu presa dai suoi subordinati.
Data1460–1462
Luogosud Italia
Schieramenti
Comandanti
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La spedizione militare di Skanderbeg in Italia (1460-1462) fu una campagna militare intrapresa dal condottiero albanese Giorgio Castriota Scanderbeg per aiutare il suo alleato Ferdinando I di Napoli, che in seguito alla sua ascesa al trono, con successione non lineare, vide il proprio dominio minacciato dalla dinastia angioina.

George Kastrioti Skanderbeg, sovrano dell'Albania (in latino dominus Albaniae), aveva guidato una ribellione contro l'Impero ottomano nel 1443 e si era alleato con numerosi monarchi dell'Europa occidentale per consolidare i suoi domini, fra i quali la casa reale d'Aragona che governava sul Regno di Napoli.

Nel 1458, Alfonso V d'Aragona, sovrano di Sicilia e Napoli e il più importante alleato di Skanderbeg, morì, lasciando suo figlio illegittimo, Ferdinando, sul trono napoletano; René d'Anjou, il duca francese d'Angiò, rivendicò il trono. Il conflitto tra i sostenitori di René e Ferdinando scoppiò presto in una guerra civile. Papa Callisto III, di origini spagnole, poteva fare ben poco per garantire Ferdinando, quindi si rivolse a Skanderbeg per chiedere aiuto.

Nel 1457, Skanderbeg aveva conseguito la sua più famosa vittoria sull'impero ottomano ad Albulena (Ujëbardha), successo che fu accolto con grande entusiasmo in tutta Italia. Per ripagare Alfonso dell'assistenza finanziaria e militare che gli era stata data in quella occasione anni prima, Skanderbeg accettò le richieste del papa di aiutare il figlio di Alfonso inviando una spedizione militare in Italia. Prima di partire, Skanderbeg cercò di negoziare un cessate il fuoco con Sultan Mehmed II, il conquistatore di Costantinopoli, per garantire la sicurezza del suo dominio.

Mehmed non dichiarò una tregua e inviò i suoi eserciti contro la Bosnia e la Morea. Solo nel 1459, dopo la conquista della Serbia, Mehmed dichiarò una tregua e il cessate il fuoco di tre anni con Skanderbeg. Ciò diede a Skanderbeg la sua opportunità di mandare i suoi uomini in Italia.

A causa del timore dell'esercito ottomano in avvicinamento, inizialmente Skanderbeg mandò suo nipote Costantino con 500 cavalieri a Barletta. Furono uniti alle forze di Ferdinando per combattere i suoi rivali angioini. Riuscirono a contenere il nemico per circa un anno, ma non guadagnarono molto terreno fino all'arrivo di Skanderbeg nel settembre 1461. Prima di raggiungere l'Italia, Skanderbeg visitò Ragusa (Dubrovnik) per convincere i suoi rettori a contribuire nel finanziamento della sua campagna. Nel frattempo, i suoi uomini sbarcarono in Italia e le forze angioine tolsero l'assedio da Barletta. All'arrivo, Skanderbeg continuò a inseguire i nemici del suo alleato con grande successo. Gli avversari di Ferdinando iniziarono così a ritirarsi dai suoi territori e Skanderbeg tornò in Albania; una truppa dei suoi uomini rimase fino a quando Ferdinando riuscì a sconfiggere finalmente i pretendenti al suo trono nella Battaglia di Orsara, anche se non c'è certezza storica della partecipazione degli uomini di Skanderbeg alla battaglia.


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